insonne

Oggi, dal mio diario del 2015

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C’è più parte di me nella musica che ascolto che in quella che scrivo io stessa.
Forse perché non sono poi così brava ad esprimermi, almeno non quanto lo sono ad identificarmi.

Agitazione palpabile nell’aria,

otto giri di calma apparente
quattro giri nei miei respiri di panico in lame che sfiora e
latente, si posa si leva
ma è ancora concreto
mi riga la fronte in perle scarlatte
e inscrive nel cerchio della mia iride un messaggio celato per chi saprà leggere.

In realtà mi sento così da mesi, come se fossi portatrice di una verità ma allo stesso tempo volessi nasconderla al mondo, perché il calore di questa consapevolezza è troppo prezioso per indurmi a condividerlo, e continuo a cullarmi sospesa in questo bozzolo di energie sfrigolanti e continuo ad essere sola come ho sempre desiderato.

So che un giorno ne pagherò le conseguenze, senza dubbio, ma al momento è un rischio che vela lontano il mio orizzonte, come le montagne che circondano la terra in cui sono nata, un pericolo che tarderà a manifestarsi e che non mi invita a cambiare idea.

Questa notte io oscillo tra questi due mondi

way out of here [porcupine tree]

strip the soul [porcupine tree]

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E ancora oscillo tra questi due mondi

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